About me

L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

venerdì 30 agosto 2013

Ristorante La Scuderia

Capita spesso, qui in Toscana, di trovare dei posticini fantastici in periferia.
Accoglienti, con un buon profumo che si avverte da isolati di distanza...



Quei posti che quasi ti abbracciano...
Tempo fa, su Groupon, abbiamo trovato un'offerta, e dato che, come ogni offerta che si trova su groupon, il prezzo era superconveniente, abbiamo deciso di partire alla volta della locanda-ristorante "La Scuderia".

Questa foto è presa da Groupon

Il ristorante La Scuderia, è uno di quei posti che la Toscana sa offrire, quelli di cui parlavo sopra, così accoglienti che quasi ti senti a casa, coccolato.
La Scuderia è un posto davvero molto carino, con un piccolo giardino esterno, perfetto per le sere calde d'estate.
Il personale con noi è stato gentilissimo, il servizio super celere, davvero impeccabile, tutto ottimo, materie prime superbe, non una pecca!
Gli interni sono arredati in modo molto carino, quel rustico chic che solo la Toscana riesce a dare, sedie di legno e paglia, tavoli forti con tovaglie eleganti, apparecchiatura perfetta, affresco sul muro, un posto davvero fantastico.
Nonostante non sia a due passi dal mare, Le Scuderie offre sia il menù di carne, sia il menù di pesce, pensate, 30€ per un menù di terra, 35€ per un menù di mare, e si mangia sempre da Dio, porzioni abbondanti, prodotti ottimi!

 

Si inzia con un ottimo vino "Montepulciano d'Abruzzo Villa Torre", ve lo consiglio caldamente, ed un buon cestino di pane, un bel tagleire misto con crostini deliziosi ed un formaggio che si scioglieva in bocca!



Questo è un ristorante in cui si trovano le eccellenze del territorio Toscano, quindi, piatti per tutti i gusti, dai salumi al pesce!



Di primo io ho preso dei tagliolini ai fiori di zucca gratinati, si vede la bella porzione abbondante?!
Eravamo così sazi che non siamo riusciti neanche a prendere il dolce!



Purtroppo le foto sono venute scure e mosse, perchè  abbiamo scelto un tavolino in fondo al giardino esterno, bello appartato, ed io con la macchina fotografica in versione notturna sono alquanto imbranata, e siccome mi riescono bene solo con il cavalletto, son venute tutte mosse


 (voglio dire, con quelle prelibatezze chi aveva voglia di mettersi a scattare foto, io più che altro mi sarei spudoratamente leccata pure le dita!)


Le Scuderia, un posto davvero carinissimo scoperto grazie a Groupon, si mangia divinamente, l'atmosfera è perfetta, il servizio ottimo, in una parola: consigliatissimo!


La Scuderia

38, Via Roma - 55011 Altopascio (LU)
tel: 0583 264161
sito internet: qui

giovedì 29 agosto 2013

Bruschette al Pomodoro e Basilico con Mousse di Mozzarella

Miei carissimi lettori,
solitamente i blog nel mese d'agosto si prendono una pausa, per poi ripartire a mille a settembre.
Ma siccome io faccio tutto al contrario, nel mese di agosto ho pubblicato un sacco di cose, e, da domani, rallenterò a dismisura.
Un impegno imprevisto mi porterà lontana per un paio di settimane, e dati gli orari lavorativi, non credo di poter cucinare più di tanto, quindi, credo che le ricette saranno molto più sporadiche, ma non vi abbandonerò!
Anzi, tornerò con succosissime novità!
Vi prometto che non vi deluderò, tornerò più carica di prima!
Aimè, il conto alla rovescia inizia già da oggi, giorno in cui proprio non ho la possibilità di far grandi cose, per via delle molteplici cose da fare.
Vi lascio quindi con una ricetta semplice da realizzare, ma molto fresca, gustosa ed invitante!
Ovviamente di mia invenzione hehehe!

Bruschette al Pomodoro e Basilico con Mousse di Mozzarella



Per la Mousse di Mozzarella
1 Mozzarella di Bufala di g 200
panna freschissima
poca acqua di governo della mozzarella stessa
1 filo di olio extra vergine d’oliva delicato
un pizzico di sale

Tagliate grossolanamente la mozzarella e disponetela nel boccale del robot a lame, unite qualche cucchiaio di acqua di governo della mozzarella, un filo d’olio ed il pizzico di sale.
Azionate il robot e versate a filo panna fresca q.b per ottenere una mousse.
Mi raccomando questa operazione dovrà essere veloce, affinchè le lame non scaldino la mozzarella!


A questo punto non vi resterà che tostare delle fette di pane di campagna, condirle con un ottimo filo d'olio extra vergine d'oliva, sale e pepe, pomodori a cubetti e foglie di basilico fresco
La mousse di mozzarella è ottima anche per condire la pasta!
Potete farcirci dei pomodori o mangiarla arricchita con un filo d'olio ed una spolverata di pepe.



martedì 27 agosto 2013

Burrobirra

Ci siamo, ecco finalmente la fantastica e leggendaria ricetta della Burrobirra, voglio dire, che non conosce la bevanda preferita dai maghi???
Calda e fumante, arricchita da un pezzetto di Zenzero come la preferisce Hermione, o ghiacciatissima per una strana versione estiva inventata da me!
In ogni caso la Burrobirra deve essere cremosa, spumosa e libidinosa.
Alcolica?
Si, leggermente, ma si può ovviare per servirla ai bambini, sostituendo la birra con una birra analcolica.
Non ho mai seguito le versione amalcoliche che si trovano in rete, dove scrivono di sostituire la birra con della gassosa, per rendere la burrobirra accessibile a tutti.
Gassosa bollente con burro, zucchero ed uova non mi sembra proprio il massimo, allora, io, quando la faccio analcolica, la sostitisco con del succo di mela bio non zuccherato, davvero buonissima.
Personalmente non mi piace la versione burrosissima della Burrobirra, mi piace più quella con l'aroma, ma, dopotutto, è una ricetta vecchissima....

La burrobirra era la bevanda preferita dei Tudor, e recentemente, il famoso chef Heston Blumenthal l'ha riproposta per servirla in un perfetto banchetto in stile Tudor (trovate la ricetta al quinto minuto)




Tuttavia, io non amo molto il burro nella birra, quindi, vi darò la ricetta con le mie modifiche.
Con questa mia versione, non ci sarà bisogno di aggiungere la panna in superficie, infatti, si formerà quella schiumetta che vedete normalmente sopra ai boccali







 
Burrobirra
  

500 ml di birra chiara o scusa ( scura per un usto più deciso con note di caffè e cioccolato, chiara per una versione più delicata e simile ad una crema da dessert, questa versione è stata realizzata con la birra chiara)
1 cucchiaio di burro ( io utilizzo 8 gocce di aroma butterscotch)
4 cucchiai di zucchero di canna (io utilizzo 2 cucchiai di zucchero di canna guadalupe e 2 di zucchero di canna Brasil)
2 tuorli
1 pizzico di noce moscata
2 chiodi di garofano
1 pizzico di zenzero


In una pentola, preferibilmente di rame o di coccio, unite, a fuoco spento, zucchero e tuorli, montate per almeno 20 minuti, fino a che non raddoppieranno di volume, formando un composto chiaro e spumoso ( lo zucchero dovrà sciogliersi completamente).



A questo punto unite l'aroma e trasferite sul fuoco a fiamma bassissima.
Unite a filo la birra, mescolando con un mestolo di legno.
Mi raccomando, il fuoco dovrà essere bassissimo.
Una volta unita tutta la birra, unite gli aromi, e conttinuando a mescolare, alzate leggermente la fiamma e fate addensare.



Noterete che il composto, inizialmente, avrà un unico colore, ma, mano a mano che cuoce, diventerà più scuro sotto e più chiaro sopra, formando la schiumetta sopra.
Mi raccomando, stateci dietro e non alzate mai troppo la fiamma, o l'uovo coagulerà!
Dopo circa 10 minuti (al massimo) di cottura, sarà pronta.



Servitela subito bella calda, o, se avete seguito la mia versione, senza burro, e siete amanti dei liquori all'uovo, tipo vov, anche ghiacciata va benissimo, a noi ghiacciata piace tanto!


lunedì 26 agosto 2013

Pumpkin Cake Pops ed è subito Harry Potter Mania

Quando Silente lasciava Harry alla porta degli zii, Minerva McGranit pronunciava queste parole:
"...Questo piccino diventerà famoso, non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome!"
Mai frase fu più veritiera, Harry Potter, il mago più famoso di tutti i tempi, quasi più famoso di Merlino, conosciuto da intere generazioni di maghi e di babbani, non c'è essere vivente su questo pianeta che non conosce Harry Potter!
Conobbi Harry Potter che ero ancora alle medie, si parla di anni ed anni fa, era la prima edizione, era circa il 1998, quasi estate, quando la mia migliore amica, Francesca, mi prestò il suo "Harry Potter e la Pietra Filosofale", tra le pagine del libro, ancora alla prima traduzione, figuravano quattro case, tra cui l'erroneamente tradotta "Pecoranera", che con gli anni mutò poi in Corvonero, fu amore a prima pagina, e da quel mondo non ne uscì più.
Mia figlia adesso ha sei anni, e da almeno metà della sua vita, conosce e segue "Hary Potel" in tutte le sue avventure, le ho letto i libri, abbiamo visto i film insieme sdraiate sul mio letto, ci siamo rinchiuse in casa durante i temporali, con la colonna sonora di sottofondo, a sfornare cioccocalderoni e boccini d'oro, abbiamo sognato insieme, e da mamma assegnata a Grifondoro, spero con tutta me stessa, che, ovviamente, lo diventi pure lei!
Una delle cose che mi piace di più in assoluto, è il cibo nei libri e nei film, mi piace poterlo riprodurre in casa con le mie mani, e dei romanzi della Rowling non sono famosi solo i personaggi, ma anche il cibo, voglio dire, chi non conosce, seppur non avendo mai aperto un libro di Harry Potter, la famosa Burrobirra, le cioccorane saltellanti, le gelatine tuttigusti+1!
Il mio sogno?
Riprodurre tutti i dolci di Mielandia!

E se amate Harry Potter almeno la metà di quanto lo amo io, sarete felici di sapere che tra pochi giorni, a Pisa, si terrà il raduno internazionale di Harry Potter, e no, non è una fiera, è proprio un raduno, con tanto di smistamento ed ognuno con la sua divisa e la cravatta della sua casa, un salto nel libro!
Tutto ciò che un aspirante mago in erba desidera, per 4 giorni, Pisa diventerà teatro di stregonerie ed incantesimi!
Il raduno si apre la serata del 27 a Marina di Pisa, a partire dalle 21.00, una piccola anteprima per i più piccini, dove io e Keira non mancheremo!
Se non avete fatto il test per lo smistamento potrete essere smistati dalle case direttamente alla Stazione Leopolda a Pisa, ci saranno anche dei banchetti per acquistare bacchette e dolcetti, ma lo scopo non è allestire una fiera, è proprio ricreare l'atmosfera dei luoghi incantati di Harry Potter, le iniziative sono molte, dalla più elegnate: il ballo del ceppo, alla più sportiva, appunto il Quidditch, lo sport più famoso nel mondo di maghi e streghe, ma sarà possibile anche seguire lezioni di pozioni, partecipare al quiz magico, ed acquistare la Gazzetta del Profeta!


Per preparaci a questo evento, casa mia si è trasformata in una piccola ala di Hogwarts, con musica, piume, candelle e dolci!
Quale modo migliore, in questi giorni in cui, speriamo per poco, l'estate ci ha abbandonato, di prepararci ad un evento così grandioso, se non rileggere Harry Potter gustandoci una fumanete e cremosa Burrobirra con dei dolcetti alla zucca?!
Allora avanti,tutti ai fornelli!

Pumpkin Cake Pops 
Dolcetti alla zucca


Per la crema


250 ml di panna fresca
1 pizzico di cannella
1 bustina di vanillina
3 tuorli
60 g di zucchero di canna
80 g di purea di zucca






Lessate la zucca e riducetela in purea.
Unite la panna, la vanillina, lo zucchero e la cannella in un pentolino, unite i tuorli.
Portate sul fuoco e fate addensare mescolando costantemente con la frusta a mano.
Infine untile la purea di zucca, e fate addensare ancora.


Assembliamo i dolcetti


1 Pan di Spagna al cioccolato
Potete comprarlo già pronto al supermercato o prepararlo il giorno prima

1 confezione di pasta di zucchero arancione Silikomart


Sbriciolate con le mani il pan di Spagna.
Una volta sbriciolato unite a cucchiaiate la crema di zucca, e mescolate, sempre con le mani, fino ad ottenere una consistenza malleabile, ma non molliccia o troppo appiccicosa.
Ricavate delle palline di impasto e mettetele da parte.
Stendete, aiutandovi con poco zucchero a velo, la pasta di zucchero arancione, quindi ricavate tanti cerchietti, con la quale andrete a rivestire le palline di impasto.
Fate aderire bene la pasta di zucchero, e con un bastoncino create delle scanalature laterali per far si che la pallina somigli sempre più ad una zucca.
Schiacciate le due estremità, e la vostra zucca è pronta, continuate fino ad esaurimento dell'impasto.

Allora, non vi sembra il campo di zucche che Hagrid ha davanti casa?!?


Vi aspetto domani per darvi la ricetta della Burrobirra!!!
Vi lascio con alcune idee da realizzare a tema Harry Potter
 




A domani con la ricetta, quella vera, della Burrobirra!

domenica 25 agosto 2013

Karjalanpiirakka - ovvero - Karelian Pies Finlandese

Ieri non vedevo l'ora di scrivere il post di oggi, ed oggi, strano ma vero, quello di domani.
Ieri vi ho raccontato però di quanto io sia indignata ed innervosita in questi giorni, e di come la voglia di cucinare, in certi momenti mi passa, quindi non è che magicamente in poche ore questo nervosismo mi è passato, anzi, è il terzo giorno, (mai durato così tanto), queste sono ricette che ho fatto in quei giorni in cui credevo che le cose si stessero lentamente sistemando.
Mi fermo qui e tengo per me divagazioni e sfoghi sul genere umano, in particolare su alcune persone che sono in grado solo di distruggere tutto ciò che toccano.
No, il malumore non mi è passato, assolutamente.
Anzi.
Ma ieri sera ho abbandonato il mio stile da fatina, e trucccata come la strega di Biancaneve (quella sexy del telefilm non quella orribile del cartone animato!), me ne sono uscita infilandomi un elegantissimo abito nero, e dei tacchi spropositatamente alti, perchè ogni tanto bisogna sentirsi anche un'pò streghe.
Ovviamente il mio ragazzo ne era felice ahahahah!
Ma è ingiusto fermare la propria vita per il nervoso che ti fanno venire gli altri, che, comunque ecco la conferma, che anche a distanza distruggono tutto, pure la mia voglia di cucinare.
Ma non voglia darla più vinta a nessuno, ora che ho visto quali sono veramente le persone che contano, e quali sono i loro pensieri, vado avanti per la mia strada, forse un'pò più sola, si, ma sicuramente più forte, e sola non sono visto che ho accanto la mia meravigliosa bimba, il mio meraviglioso ragazzo ed il mio fantasticissimo gatto.
La vita cambia, le persone vanno e vengono, ma quelle importanti, restano.

La ricetta di oggi è l'ultima delle ricette Finlandesi che in questi giorni di caldo estivo vi ho amabilmente propinato, parlandovi di lente cotture, di zuppe e di forno hehehhe, promesso, è l'ultima, poi qualche giorno di pausa ed inizierò con le ricette Svedesi ahahahah!
Tutto questo perchè sono stata contagiata dall' Abbecedario culinario, e grazie all'abbecedario ho conosciuto il blog "un pezzo della mia Maremma" che ha ospitato in questo periodo le ricette Finlandesi, e questo sarà un blog che non perderò assolutamente di vista, Tamara è una persona stupenda, che gestisce questo blog stupendo, che sta cambiando piattaforma, quindi occhio, rimanete collegati, che il suo blog merita di essere seguito, fantastiche ricette, bellissime foto, ed un modo di raccontare le cose che sembra di conoscerla da sempre!


La ricetta di oggi, che tradotta potrebbe suonare come "crostata Careliana" è un dolce Finlandese originario della regione della Carelia (si, la stessa regione dei cani da Orso dell Carelia), ne esistono diverse versione, la base rimane sempre di farina di segale, ma il ripieno, varia dal riso all'orzo, e c'è chi aggiunge anche una patata all'impasto, personalmente le ho provate entrambe, ma preferisco la versione senza patate.
Essendo un dolce, si presume che sia zuccheroso, ma anche qui, ci sono ricette discordanti tra di loro, c'è chi di zucchero non mette neanche l'ombra e chi proprio un accenno, a me personalmente questo dolce è piaciuto, croccante fuori e similissimo al nostro budino di riso dentro, ma molto meno dolce e più leggero e delicato.
Ovviamente c'è anche chi propone la versione salata, basterà omettere lo zucchero ed unire il sale.


 Karelian Pies


Per la base

250 ml di acqua tiepida
250 g di farina di segale
un pizzico di sale

Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottendere un impasto morbido e maneggevole ma non appiccicoso.

Per la farcitura

300 g di riso bollito
800 ml di panna o di latte
1 uovo sodo o 1 tuorlo ( io ho usato un tuorlo)
un cucchiaio di zucchero
Unite tutti gli ingredienti in una pentola e fate sobbollire lentamente fino ad ottenere una crema.
Componiamo il piatto
Stenndete degli ovali di pasta di segale, versaevi al centro il pudding di riso e chiudete i bordi pizzicandoli con le dita, spennellate con abbondante burro e mettete in forno fino a doratura, il tempo di cottura dipenderà dalla grandezza delle vostre Karelian Pies.
Le mie ci hanno messo circa 25 minuti in forno preriscanldato a 220°, ma erano molto grandi.
* Se volete seguire una ricetta più tradizionale, ultimate, disponendo sopra al riso, un impasto creato con uova sode schiacciate, un pizzico di sale, volendo una patata schiacciata al posto delle uova, ed abbondante burro morbido.








sabato 24 agosto 2013

Näkkileipä - Knäckebröd

Voglia di scrivere un post oggi: zero.
Più che altro è la voglia di parlare in generale che è pari a zero, perchè ci sono quei giorni in cui pensi di fare passi avanti e di riprenderti pian piano, e poi ti arrivano quelle mazzate tra capo e collo che proprio non ti aspetti.
Non sono una persona che porta rancore, e sevgliarmi il giorno dopo, con un mal di stomaco dal nervoso, e le nuvole nere intorno, non è da me, eppure è successo.
E questa volta, per la prima volta, c'è rabbia, e c'è indignazione, e non andranno via.
Le persone fanno le loro scelte, le persone a volte sbagliano, io perdono tutto, ma il male, la cattiveria pura e gratuita, no.
E per farla breve, sono arrabbiata, sono furiosa, sono indignata e schifata.
Sono stufa di tenere le cose per me, per poi sntirmi sputare contro, da oggi dico basta, e fine della storia.
E stupefacente come le persone a volte possano solo deluderti, per poi combinarne una così grande, che l'unico sentimento che fanno nascere in te, non è più tristezza o delusione,  è sdegno.
Ma sono qui, perchè mi sono ripromessa di farlo, e ieri mattina, cercando di riprendere una sorta di normalità, cercando la pace in quei movimenti lenti e costanti dell'impastare, quegl'impasti lunghi da lavorare che richiedono lentezza ed evocano calma,mi sono impegnata, e mi sono promessa, che se da qualche pparte devo cominciare, devo farlo dal riordinare le cose, si inizia dai pensieri, e gli oggetti che mi stanno intorno sono lo specchio dei miei pensieri, perchè quando sono stanca, delusa, o confusa, la mia cucina è imperfetta, disordinata, con l'impasto troppo molle, il bordo sbocconcellato, il centro troppo poco cotto, ho sempre amato Audrey Hepburn, ed uno dei film che preferisco è senza ombra di dubbio "Sabrina", e c'è questa frase nel film, che un barone le rivolge durante un corso di cucina, in cui lei si dimentica di accendere il forno:

"Una donna felice in amore lo brucia il soufflé, ma una donna infelice... ahimè! Si dimentica di accendere il forno. Dico bene?"

Che mi è rimasta impressa, e ogni volta mi rappresenta più che mai.
Nessuno è perfetto, figuriamoci in cucina poi, dove un pizzico di sale può far la differanza tra saporito ed immangiabile, ma quando la mente è sgombra, ed il cuore felice, c'è amore in ciò che si fa, e quando la mente non imbocca la via per straede lontane, qui movimenti metodici, quell'impastare, può dar vita a qualcosa di magico....

E così, ecco la penultima ricetta Finlandese, penultima perchè poi passerò alla Svezia, così vuole l' Abbecedario culinario, e grazie all'abbecedario ho conosciuto il blog "un pezzo della mia Maremma" che ha ospitato e mi ha fatto conoscere, altre ricette Finlandesi.

Näkkileipä - Knäckebröd
Dal blog Scandifoodie


Questo pane, lo si trova anche in Svezia, con varianti minime a quello della Finlandia, la ricetta che ho trovato io, è una ricetta particolare Finlandese, arricchita dalla presenza di un tocco esotico, dei semi di cucmino, una versione davvero profumatissima e croccante, buonissima accompagnata da del formaggio spalmabile.


Per 6

200 ml di acqua calda
1 bustina di lievito secco + un cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di semi di cumino
150 g di farina integrale


Io ho tostato i semi e li ho schiacciati nel mortaio, per ottenere un sapore più uniforme ed un profumo più accentuato, ma se volete, potete unirli anche così all'impasto, per il resto, dovete solo unire tutti gli ingredienti secchi, unendo l'acqua calda a filo ed impastndo fino ad ottenre una palla di impasto liscia e lavorabile.
Lasciate lievitare l'impasto per alneno 30 minuti, quindi stendetelo e ricavate dei rettangoli, dallo spessore molto fine, forate con una forchetta ed infornate a 200° per 15 minuti.

venerdì 23 agosto 2013

Zuppa Finlandese al Granchio e Finocchietto

Va bene, lo ammetto, questa mania per le ricette Finlandesi forse era meglio se mi prendeva sotto Natale, poco male, tra qualche giorno inizierò a provare le ricette Svedesi, e così via, tutto ciò grazie all' Abbecedario culinario, ed al blog "un pezzo della mia Maremma", che ancora per una manciata di giorni, ospiterà le ricette della Finlandia.
Mi piace scoprire le culture culinarie di altri paesi, mi fa scoprire nuovi ingredienti, nuovi utilizzi, novi modi di pensare, e come gli occhi sono lo specchio dell'anima, la cucina è lo specchio della storia di un popolo.
Dalla cucina di un paese, si possono capire tante cose, ad esempio se fa freddo o caldo, se nel passato la maggioranza del popolo era dedita a lavorare la terra o a pescare, o se magari, le condizioni metereologiche permettevano di coltivare poco o niente e quindi, se il popolo si dedicava alla caccia o al baratto.
Dall'uso delle spezie si intuisce la contaminazione che ha avuto da parte di altri popoli, e mille altre cose, se erano un popolo agiato oppure no, se pativano la fame oppure no, se sapevano arrangiarsi utilizzando ogni avanzo, o se preferivano preparare quantità industriali di alimenti da cuocere a lungo, che lasciavano sul fuoco mentre uscivano per andare a lavorare...
I miei viaggi mi hanno insegnato tanto, e ciò che mi riporto a casa ogni volta non è contenuto solo in valigia, ma anche nella mente.
Dopo essere stati in Marocco, io e Luca, non abbiamo più abbandonato i limoni confit e la cottura in tajine, la spagna ci ha insegnato a preparare gustosi stuzzichini, i nostri tanto cari ed amati pincho tortilla e salmone affumicato.
La Polonia ci ha insegnato la lunga cottura ed il piatto ricco di salse e verdure, ci ha insegnato a far buon uso della birra.
La Francia mi insegnò che di burro in un piatto, non ce n'è mai abbastanza, e la grecia che lo yogurt va pure in insalata, e che alla brace è buono tutto.
La Croazia mi ha insegnato la brace, quella vera, con il pesce appena pescato, e la semplicità, perchè quando un alimento è poco lavorato, allora è migliore.
L'inghilterra mi ha insegnato che le salse sono buone, ma che è bene farne uso moderato.
E studiando, ascoltando, leggendo e sognando, ogni giorno, nasce un pensiero nuovo in me.
E così, grazie a questa riceca sulle ricette Finlandesi ho scoperto che ci sono degli studi, in cui si legge che la popolazione Finlandese, nonostante assuma regolarmente sostanze per noi troppo grasse, come il burro al posto dell'olio, ha una salute di ferro, questo perchè consumano molta farina integrale, e preferiscono frutti di bosco freschi e composte di frutta fatte in casa invece che merendine e creme al cioccolato.
Consumano molte verdure, prevalentemente radici, barbabietole, carote, patate, il tutto arricchito da molto pesce.

Ed anche se continuo a preferire l'olio al burro, ecco a voiu na ricettina semplice sempllice e veloce, che a noi è piaciuta tanto, la ricetta, presa da questo blog, proviene dal libro "The Food and Cooking of Finland" di Anja Hill.
L'aggiunta di finocchietto rende questa zuppa a parer mio una vera delizia, tuttavia, per alcuni di voi, la quantità di paprika, seppur dolce, potrebbe rivelars eccessiva, se non amate particolarmente il suo gusto, potete ovviare unendo un cucchiaio di concentrato di pomodoro e solo un pizzico di paprika.

Zuppa Finlandese al Granchio e Finocchietto



50 g di burro
50 g di farina
700 ml di brodo di pesce
1 cucchiaino di paprika
1 tuorlo
100 ml di panna fresca
1 mazzetto di finocchietto selvatico
la polpa di un granchio (almeno 300 g) precedentemente sbollentato
sale e pepe
un cucchiaio di succo di limone


In un pentolino fate sciogliere il burro, unite la farina e mescolate, fino a formare una pastella che dovrete immediatamente allungare con il brodo, a questo punto è semplicissimo, unite tutti gli altri ingredienti, a parte il finocchietto, e mescolate bene.
Fate addensare, ed a fine cottura unite il finocchietto tritato, aggiustate di sale e di pepe e servite.


Come per ogni ricetta, esistona varie versione di questa zuppa, c'è chi usa arricchirla con una patata lessata, per renderla più cremosa.



mercoledì 21 agosto 2013

Dalla Finlandia con Amore - Sardine alla Vodka

Così presa ed incuriosita da queste riicette Finlandesi mi sono data completamente a questo progetto dell' Abbecedario culinario, e così, dopo il lohivoilepakakku, ovvero: il tortino al salmone affumicato, e dopo la tartare bianca marinata al limone in nido di cetrioli, ecco le sardine!
Questa è una ricetta molto particolare, dal sapore forte e persistente, inizialmente ero spaventata dall'idea di usare la vodka, ma dopo tutto, ho marinato un sacco di volte il salmone nella vodka, ho preparato marinate a base di Whisky ed unito pure il rum alle zuppe quando ho studiato la cucina Creola e Cajun, e quindi, perchè no?
La ricetta viene dal sito Scandi Home, che a sua volta, l'ha pescata dal libro "The Food and Cooking of Finland" di Anja Hill ( che alla modica cifra di 3$, naturalmente usato, viene venduto da Amazon, quindi, se volte farmelo recapitare direttamente a casa non mi lamento ahahahah).
La vodka in cottura evapora, ma l'importante, per equilibrare i sapori, è avere sardine freschissime!
Lo so che c'è differenza tra sardine ed acciughe, ma se non trovate sardine freschissime, potete sostituirle con le acciughe, scegliete quelle un'pò più grandi, polpose ed appena pescate!

Anja Hill, scrive sul suo libro che la vodka, in Finlandia, viene spesso utilizzata per cucinare, perchè non è considerata come da noi, una bevanda pregiata, sicuramente perchè il prezzo qui da noi è più alto, in più, da loro la Vodka è di una qualità superiore, e ne basta un cucchiaio per aromatizzare una pietanza, poi in cottura l'alcool evapora, quindi è preferibile una vodka eccellente, altrimenti che sapore rimarrebbe?
Riguardo al burro però, io storgo il naso, perchè in Finlandia, ho notato, si usa molto spesso tanto burro, ma quasi mai l'olio, allora ho chiesto al mio ragazzo, e lui mi ha detto, che, almeno in alcune zone della Finlandia, l'olio è molto costoso, tanto quanto una buona vodka da noi, uindi, utilizzano il burro.


Sardine alla Vodka



50 g di pane raffermo ( io ne ho utilizzati 100)
600 g di sardine freschissime
sale (io ho aggiunto anche il pepe nero)



Sfilettate le sardine, lavatele bene sotto l'acqua, salatele e pepatele.



100 g di burro morbido (se avete problemi ad utilizzare il burro dimezzate la dose ed unite metà quantità d'olio)
15 ml di vodka
1 cucchiaio di capperi dissalati
pepe nero


Preriscaldate il forno a 200°, intanto lavorate il burro con la vodka, i capperi ed il pepe nero, unite il pane ridotto in briciole.
Disponete delle briciole sul fondo, un'pò dentro i filetti, quindi arrotolateli, disponeteli in teglia, ricopriteli ed infornate fino a doratura.









* io ho utilizzato una parte di olio ed ho aggiunto una spolverata di prezzemolo

I disegni in ordine:
un'alce
una renna
un'oca delle nevi

lunedì 19 agosto 2013

Tartare Bianca Finlandese marinata al limone in nido di cetrioli

Ormai mi è presa la passione per la Finlandia, grazie al famoso Abbecedario culinario, e così, dopo il lohivoilepakakku, ovvero: il tortino al salmone affumicato, che ha riscontrato un discreto successo, ecco la tartare di pesce bianco al finocchietto selvatico.
Adesso, io non so il nome in lingua originale di questo piatto, perchè la sua ricetta, l'ho trovata già tradotta in inglese su internet, sul sito "finland.fi" quindi, dovrete accontentarvi di chiamare qesto piatto all'Italiana.
L'ho fatto pensando a Tamara, la proprietaria del bellissimo blog "un pezzo della mia Maremma", che in fatto di cucina ha praticamente i miei stessi gusti, e ad Ely, una delle mie lettrici più fedeli, a cui i cetrioli non mancano mai!
Ne approfitto anche per parlarvi della mia nuova collaborazione, con La Porcellana Bianca, il piatto che vedete in foto è splendido, non trovate?
Credo che sia uno dei piatti migliori che ho mai avuto, bellissimo, perfetto, una lavorazione impeccabile, elegante e davvero serio, lo si sente anche solo toccandolo che la qualità è eccellente!
Perciò, a breve vi parlerò de La Porcellana Bianca!!!!


Tartare Bianca Finlandese marinata al limone in nido di cetrioli




per 8 persone
700 g di filetto di pesce bianco
1 cetriolo

Tagliate a cubetti il cetriolo ed a straccetti il pesce, marinate con la marinata ottenuta per 20 minuti.

Per la Marinata


2,5 dl di olio di colza (ovviamente io ho diminuito la dose ed usato un extra vergine d'oliva!)
sale
succo di 2 limoni e mezzo
3 cucchiaini di aceto di vino bianco
3 cucchiaini di zucchero (la ricetta originale lo prevede, noi abituati alle tradizioni italiane storgiamo il naso, lo so...Nel caso non mettetelo!)
aneto o finocchietto selvatico
1 porro

Unite tutti gli ingredienti, uniteli alla tartare e lasciate marinare.


Per l'Olio alle Erbe


1 dl di olio di colza (idem come sopra)
prezzemolo tritato
cerfoglio tritato
sale
pepe nero

Unite tutti gli ingredienti e frullateli nel robot a lame.
Io ho utilizzato dell'olio al limone Marina Colonna


Componiamo il piatto

 
1 certiolo
finocchietto per guarnite

In un coppapasta disponete, sulla parte esterna,  delle fette molto fini di cetriolo leggermente salate,quindi, al centro disponete la tartare.
Ultimate con l'olio alle erbe ed il finocchietto per guarnire.


sabato 17 agosto 2013

Cipolle al forno ripiene di Cous Cous

Fino a che mia mamma sarà in vacanza, il forno a casa di Luca sarà quasi perennemente acceso.
Perchè tra sole e piscina, il forno a legna è davvero la ciliegina sulla torta!
Domani sera Keira ha deciso che si farà la pizza, lei la vuole "con la gongonzola, le olive e il tattuffo", com'è tenera!
Io intanto, ne approfitto per portare cose da cuocere nel suo forno, e così, casa del mio fidanzato, in questi giorni sta diventando teatro di schiacciatine e marinate, verdure da arrostire e piatti esotici, l'altra sera, ho preparato l'antipasto, prima della pizza, ok, questo è una parte dell'antipasto, ed è comunque bella sostanziosa, dovrebbe essere un primo, ma tutto dipende dalla grandezza della cipolla.
E' già, dalla grandezza della cipolla...
Giusto qualche giorno fa, vi ho fatto vedere l'opera d'arte che Madre Natura crea, con una teglia di verdure di stagione miste, cotte in forno, meglio se a legna, con un filo d'olio e del sale a granelli un'pò più grossi, bene, che saltiate le verdure in padella, o che facciate come me, facendole al forno; le verdure saranno la base di questa ricetta.
Pronti?
Via!

Cipolle al forno ripiene di Cous Cous



verdure miste cotte al forno
100 g di cous cous
brodo vegetale q.b circa il doppio
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
una cipolla a testa

Per le cipolle


Togliate le estremità delle cipolle, la base per far si che la cipolla "stia in piedi", e la testa, per creare il coperchio.
Infornate le cipolle fino a che saranno morbide, quindi sfornatele, svuotatele, salatele e pepatele.

Per il cous cous


Tostate il cous cous in padella, quindi allungatelo con il brodo, toglietelo dal fuoco, chiudete il coperchio, ed attendete.
Una vola cotto salatelo, pepatelo ed ultimate con un bel filo d'olio, quindi unite le verdure e mescolate per bene.
Colmate le cipolle con il cous cous, chiudetele con il coperchietto ottenuto dalla cima e rimettete in forno per una decina di minuti a 190°


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